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TORNA
ALLE NOVITA'
INIBITORE
della GLUCOSIDASI (MGI) da GELSO
(Morus
Alba L.)
Generalità
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Il Gelso (Morus Alba L.) utilizzato
nella medicina tradizionale cinese come rimedio nella
patologia diabetica contiene sostanze zucchero-mimetiche
in grado di inibire l’a-glucosidasi
diminuendo così l’assorbimento del glucosio. La
componente antiossidante e fitosterolica protegge dall’aterosclerosi.
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Categoria
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Derivato
Fitoterapico.
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Meccanismo d’azione
|
Inibizione dell’a-
e b-glucosidasi.
Diminuzione assunzione colesterolo (fitosteroli).
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Principi attivi
|
Alcaloidi
zucchero mimetici (Fagomina , 1-deossinojirimina e
calistegine), glicoproteina (Moran 20K), antiossidanti (kaemferolo,
quercetina, prenilflavonoidi), fitosteroli (b-sitosterolo, campesterolo)
|
Proprietà nutriceutiche e terapeutiche
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·
Ipoglicemizzante
·
Diminuisce della demolizione di
sucrosio, maltosio e amido in glucosio
·
Dimagrante (riduzione
assorbimento grassi e zuccheri)
·
Ipocolesterolizzante
·
Ipotensivo
·
Antiossidante
|
Forme di impiego
|
Capsule,
compresse
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Dosaggi d’impiego consigliati
|
MGI-1: 50-100 mg/dose, 3 volte al die
MGI-2: 150-300 mg/dose, 3 volte al die
|
Reazioni indesiderate o tossiche
|
Non sono
noti effetti tossici
|
INTRODUZIONE
Generalità.
Il diabete mellito è una delle malattie metaboliche più diffuse in Italia,
i portatori della malattia sono circa 20.000. Quando un’opportuna dieta, un
adeguato esercizio fisico e l'eliminazione di eventuali farmaci ad
azione diabetogena,
non abbiano raggiunto gli obiettivi prefissati, è giustificato
l'avvio di una terapia farmacologica. Tra i vari farmaci
dell’approccio farmacologico tradizionale sono presenti gli
inibitori dell'alfaglicosidasi intestinale. Questi
ultimi sono utilizzati nel trattamento del diabete e degli stati
iperglicemici, poichè riducono l'incremento dei valori glicemici
post-prandiali. Tali inibitori si trovano in
commercio in specialità medicinali
che contengono acarbosio e miglitolo. Il
primo é un pseudo tetrasaccaride, e il secondo un derivato di un
composto naturalmente presente in alte concentrazioni in tutte le
parti del Morus Alba. Il
miglitolo, infatti è un derivato della 1-desossinojirimicina
che è stato introdotto in terapia dopo lunga sperimentazione in
vivo. Esso si è dimostrato efficace nella cura del diabete
mellito di tipo II[i]
e nel ridurre l’appetito e stabilizzare il peso corporeo nei
suddetti pazienti.[ii]
Sono oggi disponibili estratti di Morus Alba provvisti di
attività ipoglicemizzante come l’MGI (Mulberry glucosidase
inhibitor). Questi ultimi possono
rappresentare un coadiuvante naturale nel trattamento del
diabete e della iperglicemia, soprattutto in presenza di una dieta
ricca in carboidrati, come ad esempio quella mediterranea.
La
pianta. Il gelso (Morus
Alba L.) pianta
originaria della Cina (Sang Sheng) e appartenente alla famiglia
delle Moraceae, è
coltivata anche in Giappone e Corea, da dove si è diffusa in
tutto il mondo dato che le sue foglie servono da nutrimento al
bacco da seta (Bombyx mori
L.). Le sue dimensioni variano da arbusto ad albero di piccole o
grandi dimensioni (fino ai 15 m),[iii]
con foglie caduche di forma obovata o arrotondata. I frutti (more)
sono di colore bianco o rosato e sono edibili e possono essere
usati per produrre una bevanda afrodisiaca chiamata vino di mora.
Le foglie sono usate come foraggio per il bestiame. Il gelso è
spesso usato come pianta ornamentale e cresce ai lati delle
strade.
Componenti attivi. Sono stati condotti numerosi studi al fine di
identificare i componenti attivi della pianta. Una particolarità
è rappresentata dal fatto che tali componenti si concentrano nel
baco da seta che si nutre delle foglie.[iv]
Dalla corteccia della radice sono stati isolati sedici nuovi
alcaloidi glico-mimetici [v],[vi].
Sono derivati della molecola capostipite 1-deossijirimicina,
N-metilati oppure diversamente glicosilati (N-metil, 2-O-a-D-galactopiranosil, 2-O-a-D-glucopiranosil,
3-O-b-D-glucopiranosil,
4-O-b-D-glucopiranosil,
6-O-b-D-glucopiranosil).
Sono state inoltre isolate dalle radici molecole bicicliche
polidrossilate, calistegine, alcaloidi nortropanici,[vii]
presenti anche in altre specie quali le Solanaceae e Convolvulaceae
(calistegina B1, B2 e C1). Un altro importante componente è la
fagomina,[viii]
un 5-desossi derivato della 1-desossinojirimicina.
Sono state isolate altre molecole derivanti dal D-arabinitolo come
1,4-dideossi-1,4-imino-D-arabinitolo che si è dimostrato uno dei
più attivi inibitori dell’a-glucosidasi.
Nel frutto, oltre alla presenza dei composti sopramenzionati sono
stati isolati nuovi derivati nortropanici idrossilati, simili alle
calistegine. La 4-O-b-D-glucopiranosilfagomina
è stata
isolata anche da Xanthocercis zambesica (Leguminose). La
2-O-a-D-galactopiranosil-1-1-deossijirimicina
è più abbondante (0.17% in peso secco) nelle foglie che in altre
parti della pianta. Altri studi hanno evidenziato la presenza di
molecole antiossidanti come analoghi sostituiti in posizione 3 e 7
della Quercetina[ix]
(Isoquercitrina[x], Kaemperolo
[xi],
Rutina [xii]),
cumarine[xiii]
(7-metil-etere della 5,7-diidrossicumarina)
e in particolare una nuova classe di flavonoidi: i
prenilflavoni[xiv]
(cudraflavone B e C, ossiresveratrolo). Importante sembra essere
anche la glicoproteina Moran 20K[xv],[xvi].
Identificati inoltre dei fitosteroli (b-sitosterolo
e campestrolo)[xvii],[xviii].
MECCANISMO
D’AZIONE.
Il meccanismo d’azione è complesso e legato alla presenza di
componenti sinergici. Semplificando, le azioni principali sono
espresse dalla desossinojirimicina
(moranolina), che è presente ad alte concentrazione in tutte le
parti della pianta, un potente inibitore della maltasi, sucrasi e
trealasi e dall’1,4-dideossi-1,4-imino-D-arabinitolo inibitore
dell’a-glucosidasi4 ed altri enzimi del metabolismo glucidico
(isomaltasi, a-mannosidasi).
Inoltre la calistegina B2 è particolarmente attiva verso la forma b-glucosidasi e la b-galattosidasi.
La calistegina B1 agisce sulla forma
a-glucosidasi.
Funzioni sinergiche sono espresse da altri componenti del
fitocomplesso della M. alba.
Ad esempio:
i)
la fagomina8 agisce sulla secrezione pancreatica
di insulina (potenzia la secrezione di insulina indotta da
glucosio nel pancreas riperfuso di ratto normale)
ii)
l’estratto
di foglie di gelso riduce la concentrazione dei lipidi sierici e
l’ispessimento ateromatoso. L’estratto contiene infatti
isoquercitrina11, che come la quercetina, ha dimostrato
attività antiradicalica e protettiva nei confronti della
lipoperossidazione lipidica delle LDL.
iii)
i flavonoli
contenuti nel Morus Alba sono in grado di ridurre i danni
aterosclerotici.
iv)
Infine la Moran 20K, è una nuova glicoproteina del peso di
20kDa, isolata dall’estratto acquoso metanolico dalle radici di Morus
Alba. Questa nuova glicoproteina è in grado di abbassare i
livelli di glucosio ematico, in modelli animali in cui è indotta
iperglicemia con streptozocina16.
PROPRIETA’
ANTIDIABETICO.
La medicina popolare cinese riconosce l’uso del gelso
(foglie) come preventivo del diabete. La corteccia della radice
del gelso “Sohaku-hi” è usata in alcune formulazioni della
medicina orientale giapponese (Kampo). Successivi studi hanno
dimostrato che le foglie di gelso mostrano un potente effetto
ipoglicemizzante in topi in cui il diabete è stato indotto con
streptozotocina[xix]. Di recente, inoltre, la
sericoltura fornisce dei materiali come la polvere di bacco da
seta, le foglie e frutti del gelso che sono stati utilizzati come
“natural functional food” in Corea e Giappone. Sulla base di
queste proprietà sono stati sviluppati alimenti arricchiti quali
ad esempio gelati contenenti polvere di foglie di Morus
Alba L. Il
prodotto che presenta buone caratteristiche funzionali e di
palatabilità, è in grado di abbassare i livelli di glucosio nel
sangue dei consumatori di un prodotto che tenderebbe normalmente
ad aumentarli. In virtù di queste proprietà l’MGI può
rappresentare un’utile alternativa o complemento all’uso degli
inibitori dell'a-glucosidasi come acarbosio, che è il primo inibitore approvato dalla FDA. Come si può
vedere dal grafico gli MGI hanno un’attività superiore nei
confronti della b-glucosidasi.
Inibizione
della a-glucosidasi
Inibizione della b-glucosidasi
DIMAGRANTE.
In modelli sperimentali di diabete, quali topi trattati con
streptozocina, le foglie hanno dimostrato la capacità di inibire
l’espressione dell’ossido nitrico sintasi nell’ipotalamo: ciò
porta ad riduzione di appettito negli animali trattati[xx].
ANTIOSSIDANTE.
L’estratto dalle foglie contiene
isoquercetina (quercetin-3-glucoside), che è il principale componente flavonoidico, ed ha dimostrato attività
antiradicalica al DPPH test. La quercetina, l’aglicone
della isoquercitrina, è inoltre in grado di ridurre la
perossidazione lipidica delle LDL (TBARs test).
IPOLIPEDIMIZZANTE.
La frazione dei fitosteroli può contribuire
al controllo della malattia aterosclerotica attraverso l’effetto
ipolipidemizzante in quanto è noto che i fitosteroli limitano
l’assorbimento del colesterolo[xxi].
IPOTENSIVA.
La
componente flavonoica, in particolare la prenilflavonoidica (Kuwanone
G ed H, derivati del calcone), ha proprietà ipotensive[xxii],[xxiii].
TOSSICITA’.
Gli unici dati disponibili riguardano la lieve tossicità indotta dalla
assunzione di frutta non matura e irritazione cutanea per contatto
con la linfa lattea delle foglie[xxiv].
EFFETTI COLLATERALI.
Non
sono ad oggi noti effetti collaterali. I tradizionali inibitori
dell’a-glucosidasi quali acarbosio e miglitolo sono
riportati come responsabili di azione lassativa e flatulenza. Tali
effetti si verificano a seguito del limitato assorbimento di
carboidrati a livello dell'intestino tenue, il contenuto del colon
tende ad essere iperosmotico e viene attratta acqua nel lume, che
si provoca un’azione lassativa. Anche la fermentazione batterica
del colon contribuisce agli effetti collaterali gastrointestinali.
Pur condividendo il meccanismo d’azione, MGI non è mai stato
riportato come responsabile dei suddetti effetti collaterali.
DOSAGGI
D’IMPIEGO
Gli studi condotti riguardano solo i componenti attivi
isolati. Sono stati svolti, ad esempio, accurati studi clinici su
miglitolo che riportano, tenendo conto di sicurezza ed efficacia,
dosaggi giornalieri compresi tra 50-100 mg suddivisi in tre
somministrazioni.[xxv]
Non sono invece disponibili dati derivanti da studi clinici
relativi ai dosaggi di impiego di MGI che è costituito da una
miscela di più prodotti sinergici, i produttori dichiarano che
gli studi clinici sono in corso e suggeriscono dosi da 50-300
mg, ripetibili 3 volte al giorno.
Questa scheda informativa è stata
redatta con la collaborazione scientifica di Stefano Manfredini,
Professore Ordinario di Chimica Farmaceutica, Università di
Ferrara. E’ vietata la riproduzione totale o parziale del testo
e delle immagini senza una dichiarazione scritta di POLICHIMICA.
Le informazioni contenute nella seguente nota informativa sono allo stato
attuale delle nostre conoscenze accurate e corrette. Esse vengono
tuttavia offerte senza alcuna garanzia riguardo a possibili
errori. In particolare non si assumono responsabilità per ciò
che attiene alla loro applicazione.
RIFERIMENTI
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SCHEDA
TECNICA
ESTRATTI DI MORUS ALBA L.
PARTE DELLA PIANTA UTILIZZATA: MIX Di FOGLIE,
CORTECCIA e FRUTTO
Nome del prodotto
|
Grado
|
Dosaggio
|
MGI-1
|
Estratto
|
50-100 mg/dose, 3 volte al die
|
MGI-2
|
Estratto
|
150-300 mg/dose, 3 volte al die
|
SPECIFICHE
Prodotto: MGI-1
Aspetto
|
Polvere
giallastra o grigio-verde
|
Odore
|
caratteristico
|
Conta batterica totale (cfu/g)
|
1000<
|
Batteri Coliformi
|
negativo
|
Funghi
(cfu/g)
|
100<
|
Dimensioni delle particelle
|
Pass 60 mesh
|
Capacità inibitoria
della a-glucosidasi
|
>50%
|
Capacità inibitoria della
b-glucosidasi
|
>80%
|
Test dei Flavonoidi (acido sulfurico e
magnesio)
|
rosa
|
Solubilità in
acqua
|
solubile
|
Perdita all’essicamento
|
<10%
|
Prodotto: MGI-2
Aspetto
|
Polvere
giallastra o grigio-verde
|
Odore
|
caratteristico
|
Conta batterica totale (cfu/g)
|
1000<
|
Batteri Coliformi
|
negativo
|
Funghi
(cfu/g)
|
100<
|
Dimensioni delle particelle
|
Pass 60 mesh
|
Capacità inibitoria
della a-glucosidasi
|
>20%
|
Capacità inibitoria della
b-glucosidasi
|
>70%
|
Test dei Flavonoidi (acido sulfurico e
magnesio)
|
rosa
|
Solubilità in
acqua
|
solubile
|
Perdita all’essicamento
|
<10%
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torna su
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