ECOLOGIC 326

 
Miscela di PROBIOTICI ad alta stabilità e sicurezza

Attività comprovata da studio clinico*

 

Ecologic

Probiotico. Definizione

Microrganismi vivi di origine batterica, in grado di influenzare positivamente lo stato di salute dell’organismo umano, attraverso il  miglioramento dell’equilibrio microbico della flora intestinale.

Composizione

Lactobacillus acidophilus, Lactobacillus casei, Lactobacillus. Lactis, Lactobacillus. Salivarius, Bifidobacterium  bifidum  e Enterococcus faecium, scelti in quanto sono in armonia con la microflora intestinale e sono i generi più sicuri. La composizione di Ecologic, composta da un particolare amido di mais e fortificata con specifici enzimi ed oligofruttosio, rappresenta una selezione derivante dalla esperienza Winclove Bio Industries ma può essere variata secondo le esigenze del cliente.

 

Peculiarità di Ecologic

Alta stabilità a temperatura ambiente, sicurezza dei ceppi batterici utilizzati, stabilità ai succhi gastrici e biliari, miscibilità con altri integratori (vitamine, sali minerali)

Cause di alterazione della flora batterica  intestinale

Diarrea 
Impiego di antibiotici 
Impiego cronico di lassativi
Errata alimentazione (ad es. carenza di frutta e verdure fresche) 
Stress psico-fisico

Proprietà terapeutiche

·        Protezione dell’integrità della mucosa intestinale

·        Immunostimolante

·        Detosssificante

·        Attività antiinfettiva naturale

·        Attività ipocolesterolemizzante

·        Antitumorale

 

Indicazioni

Disbiosi batteriche di varia origine: da stress psico-fisico, alimentare, antibiotico-associata.

Diarrea di varia origine

Patologie intestinali infiammatorie: Morbo di Crohn e colite ulcerosa

Gonfiore intestinale, flatulenza, alitosi

Micosi sostenute da Candida albicans

Allergie alimentari

Prevenzione dell’ ipercolesterolemia

Patologie della pelle: acne, psoriasi, eczema

Ipercolesterolemia

Artrite reumatoide

Trattamento preventivo delle neoplasie

 

Forme di impiego

Liofilizzati in polvere.

 

Stabilità

Ecologic può essere conservata per più di due anni senza richiedere refrigerazione, è stabile ai succhi gastrici e biliari.

 

Dosaggi d’impiego consigliati

Dosaggio suggerito: 1X109 batteri per 1-3 volte al giorno. Assumere lontano dai pasti.

 

Tossicità ed effetti collaterali

Sono ritenuti sicuri e non patogenici

 

 

 

 

 

                *INTAKE OF A PROBIOTIC FOOD SUPPLEMENT CHANGES FECAL MICROFLORA AND EXERCISE-INDUCED NK-CELL DECREASE IN ENDURANCE ATHLETES

M.Müller, S.Rathmann, D.Grathwohl, D.König, R.Staats, K.Moch and A.Berg

Freiburg University, Center for Internal Medicine, Dept. of Prevention, Rehabilitation and Sports Medicine, Gießen University, Institut für Ernährungswissenschaften, Germany

 

              

Dietary behaviour during training and competition is a significant factor in the prevention of exercise-induced gastrointestinal effects that may compromise immune competence and physical performance in athletes. In this context athletes may profit by intake of probiotic supplements leading to a well-balanced composition of the intestinal flora and an improved mucosal immune response. Since controlled data are not available, we investigate 44 endurance-trained males (28.7±6.3 y, VO2max 60.7±4.2 ml/kg/min) before and after a 4 week intervention period (G1: n=22 controls; G2: n=22 4g/d Lactobact omni FOSâ (Ecologic 326) as probiotic supplement). Morning feces samples were taken at the beginning and after intervention; the systemic exercise-induced (endurance field test, 60 min) stress response was investigated in the 2 groups after the 4 week period. Intervention showed no influence on performance data and muscular stress response. Fecal microflora significantly changed in the probiotic group (decrease in Bacteroides, increase in Enterococci). With facs scan analysis a significant difference could be found in the post-exercise decrease in NK cells (CD16+/CD56+); in the probiotic group, the return to resting levels was accelerated in the regeneration period. For the first time it was shown that probiotics influenced not only fecal microflora, but also the stress-induced cellular immune response. The benefit of these changes with regard to the athlete´s immune competence has to be evaluated by further studies.

 

Prof.Dr.med. Aloys Berg

Center of Internal Medicine

Dept. Rehabiliation, Prevention and Sports Medicine

D - 79106 Freiburg / Germany

Tel.:   +49 761 270 7451

Fax :   +49 761 270 7470

e-mail: berg@msm1.ukl.uni-freiburg.de

 

I PROBIOTICI E LA FLORA INTESTINALE

 L’organismo umano è un ecosistema in movimento, e nel corso dell’evoluzione della specie umana, si è instaurato, tra l’uomo e la popolazione batterica intestinale, un importante e delicato equilibrio di mutuo vantaggio. La naturale flora batterica intestinale, è costituita da una serie di microrganismi capaci di produrre vitamine del gruppo B, vitamina K, acidi organici a catena corta, ed altre sostanze utili e spesso necessarie per la nostra vita. Per queste ragioni questi batteri vengono definiti PROBIOTICI  ovvero “che favoriscono la vita”. L’equilibrio della flora intestinale è importante per la salute dell’ospite, e può essere compromesso da  fattori endogeni ed esogeni di varia natura. Infatti, in condizioni di stress psico-fisici, alimentari, ambientali, o in seguito all’assunzione di farmaci, si assiste ad uno sbilanciamento della microflora (disbiosi) che rende l’organismo suscettibile all’attacco di patogeni. La dieta, attraverso opportuni interventi alimentari, costituisce uno dei principali fattori di natura esogena, in grado di influenzare positivamente la   composizione quali/quantitativa della microflora intestinale. L’approccio più comune comporta il consumo di prodotti alimentari tradizionali, quali yogurt e latte fermentato, i quali contengono essenzialmente batteri probiotici vivi. Le preparazioni probiotiche presenti sul mercato, contengono miscele prevalentemente costituite dai generi Lactobacillus (L. acidophilus, L. casei, L. bulgari, L. rhamnosus ) Bifidobacterium   (B. bifidum ), e Streptococcus (S. termophiplus ), in quanto sono componenti importanti per la microflora intestinale e sono i generi relativamente più sicuri.

La popolazione batterica  intestinale e il suo biochimismo, influenzano numerosi aspetti della fisiopatologia dell’ospite, come i processi digestivi, il metabolismo lipidico e la resistenza all’invasione di microrganismi patogeni. La principale funzione dei probiotici è quella di implementare l’immunocompetenza della mucosa intestinale e di regolarne la permeabilità, che in situazioni patologiche può aumentare, lasciando passare pericolosi patogeni nel circolo sanguigno.[i]

Alla luce di queste informazioni, è comprensibile il grande interesse scientifico attorno ai probiotici, in quanto oltre alle loro caratteristiche nutrizionali, presentano un notevole potenziale terapeutico e profilattico in diversi ambiti applicativi.

 

POTENZIALITA’ TERAPEUTICHE

Il notevole interesse scientifico attorno ai probiotici ha prodotto una vasta letteratura scientifica, dalla cui analisi emergono le seguenti potenzialità terapeutiche e preventive.[ii]

·        Proprietà detossificanti. L’intestino è un organo centrale nel processo di detossificazione dell’organismo, che si esplica attraverso la duplice funzione di barriera, sia meccanica che immunologica.[iii]  I probiotici vengono considerati agenti detossificanti attraverso una duplice attività: a)degradazione di pericolose amine carcinogenetiche; b) diminuzione dell’attività di enzimi carcinogenici, quali b-glucuronidasi, azoreduttasi e nitroreduttasi.[iv]

·        Miglioramento dell’intolleranza al lattosio. L’intolleranza al lattosio è un problema che colpisce circa il 70% della popolazione mondiale; esso è determinato da una bassa attività b-galattosidasica a livello della mucosa intestinale, che rende il lattosio non digeribile. I lactobacilli presentano una elevata attività b-galattosidasica, responsabile della conversione del lattosio, presente nello yogurt  e nel latte, in glucosio e galattosio. In uno studio clinico, soggetti intolleranti al lattosio, dopo aver assunto yogurt contenenti elevata quantità di probiotici, hanno manifestato una significativa riduzione della sintomatologia provocata dall’intolleranza.[v]

·        Immunomodulazione. Uno sviluppo interessante dei probiotici negli ultimi anni, ha riguardato le loro capacità di influenzare vari meccanismi della risposta immunitaria, quali l’immunità umorale, cellulo-mediata e nonspecifica.[vi] Per quanto riguarda la risposta di tipo umorale, numerosi studi scientifici evidenziano che un trattamento con probiotici  del tipo L. Casei e L. acidophilus determinano un innalzamento della produzione di IgA, che migliora la capacità dell’intestino di funzionare da barriera. Un aspetto interessante della modulazione del sistema immunitario da parte dei probiotici, è la capacità dei probiotici di influenzare nell’epitelio intestinale, la risposta mediata dalle cellule T, attraverso produzione di citochine. Inoltre è stato evidenziato che i lactobacilli sono in grado di stimolare l’attività dei macrofagi verso differenti specie di batteri.[vii] Presumibilmente l’effetto è determinato dall’assorbimento attraverso le pareti intestinali di un antigene solubile o dalla traslocazione di lactobacilli nel flusso sanguigno.

·        Artrite reumatoide. L’artrite reumatoide è una malattia autoimmune, a carattere infiammatorio che colpisce le articolazioni e altri organi interni. L’eziologia non è ancora stata del tutto chiarita, ma ci sono studi che la indicano come conseguenza di infezioni intestinali o dell’azione di allergeni alimentari. In queste circostanze la mucosa intestinale risulta danneggiata, e l’aumentata permeabilità permette il passaggio di anticorpi, che aggrediscono le strutture dell’organismo stesso e innescano un processo infiammatorio. L’integrazione della dieta di pazienti affetti da artrite reumatoide  con probiotici, ha mostrato un miglioramento del quadro clinico[viii], ed inoltre l’effetto è imputabile ad una diminuzione dell’attività enzimatica delle ureasi che sono responsabili del danneggiamento dell’epitelio intestinale.[ix]

·        Attività ipocolesterolemizzante. L’attività ipocolesterolemizzante dei probiotici è oggetto di controversie. Studi pubblicati negli anni ’70 e ’80 riportavano una riduzione della concentrazione plasmatica di colesterolo del 5-17%, ma dati recenti non supportano queste affermazioni, poiché non evidenziano alcun significativo effetto, lasciando spazio ad ulteriori indagini.[x]

·        Attività antiinfettiva “naturale”. Un importante applicazione dei probiotici è nell’ambito della prevenzione delle infezioni opportunistiche, conseguenti a terapie antibiotiche. Una parte considerevole della microflora intestinale viene distrutta dagli antibiotici, e si instaurano condizioni favorevoli allo sviluppo di organismi patogenici quali la Candida albicans   e Clostridium difficile. Queste possono portare ad infezioni, sepsi, coliti e diarrea. Numerosi studi confermano che l’assunzione di probiotici, in concomitanza ad una terapia antibiotica, è in grado di ridurre l’incidenza di infezioni opportunistiche, e di ripristinare in tempi più rapidi l’assetto fisiologico della microflora intestinale. Numerosi lavori riportano l’attività antimicrobica dei probiotici contro la Candida a., grazie all’azione di sostanze tossiche per il lievito rilasciate dal lactobacillo, quali l’acido lattico e il perossido di idrogeno.[xi] Tuttavia, è necessario rilevare che per quanto attiene l’uso dei probiotici nelle infezioni gastrointestinali, esistono dati contrastanti.[xii]  L’efficacia è stata dimostrata nel ridurre la severità e la durata della diarree di origine virale nei bambini, ma non esistono evidenze convincenti per quelle batteriche.[xiii]

·        Patologie intestinali. Uno nuovo e promettente sviluppo nell’ambito dei probiotici, è la recente scoperta che il loro impiego possa influenzare positivamente il decorso di patologie infiammatorie ed infettive dell’intestino,15 e di quelle disfunzioni correlate al malfunzionamento della barriera intestinale, o alla modificazione dell’assetto immunitario di questo apparato.

·        Patologie della pelle.  Alcune patologie della pelle rispondono positivamente all’integrazione alimentare con probiotici, grazie all’azione detossificante e immunocompetente, esercitata attraverso l’attività eutrofia sulla flora batterica intestinale. L’azione immunomodulatoria dei probiotici è responsabile della diminuzione della sintomatologia associata ad allergie alimentari (dermatite atopica)[xiv], e a patologie di eziologia complessa, come la psoriasi[xv]. Inoltre è riconosciuto che l’azione detossificante dei probiotici  migliora l’aspetto delle pelle acneiche.

·        Attività chemopreventiva. I dati scientifici disponibili sino ad ora a questo proposito, riguardano la riduzione il rischio di sviluppo del cancro al colon, che è una delle più importanti cause di mortalità. Gli esperimenti sono stati condotti su modelli animali, nei quali la somministrazione di lactobacilli e bifidobatteri, dopo il trattamento con carcinogeni chimici, ha evidenziato la diminuzione dei markers tumorali specifici.[xvi] Inoltre i lattobacilli sequestrano, a livello intestinale, composti potenzialmente mutageni, evitando così che questi vengano assorbiti. Sull’uomo non esistono ancora evidenze sperimentali dirette, ma i presupposti per considerare i probiotici potenzialmente utili nella prevenzione delle patologie neoplastiche, incoraggiano il proseguimento delle ricerche.

 

DOSAGGIO E MODALITA’ D’IMPIEGO

Il presupposto alla base dell’attività di un probiotico, è la resistenza all’attacco degli acidi a livello dello stomaco, che consente al pool batterico di conservare la vitalità conditio sine qua non per l’azione a livello intestinale. Attualmente i probiotici vengono prevalentemente consumati come latticini, quali yogurt e latte fermentato, o attraverso l’assunzione di preparati liofilizzati impiegati nella preparazione di capsule, tavolette, sciroppi. In vari studi effettuati su volontari, la quantità di batteri somministrata è di 1x109, per due, tre volte al giorno. I momenti della giornata più idonei alla somministrazione sono la mattina a digiuno, o la sera prima di coricarsi,  per ridurre al minimo l’interferenza dovuta ai sali biliari. Si consiglia di assumere il prodotto 15-30’ dopo la dispersione in acqua, per consentire l’attivazione dei batteri, ed il più lontano possibile dai pasti.

PECULIARITA’ DI ECOLOGIC

In commercio esistono diverse formulazioni contenenti probiotici, la particolarità di Ecologic è legata al fatto che si tratta di una miscela di batteri accuratamente selezionati durante la decennale esperienza dei laboratori di ricerca e sviluppo Winclove Bio Industries. Le ricerche hanno consentito di selezionare ceppi di eccellente qualità, scelti per la loro stabilità e sicurezza, che sono stati supportati su di un carrier a base di amido di mais ed altri ingredienti come enzimi specifici, oligofruttosio che consentono di allungare la durata di vita del prodotto e garantire crescita e fermentazione nell’intestino. Il liofilizzato può essere conservato fino a due anni a temperatura ambiente. Inoltre, la particolare tecnica di conservazione stabilizza i ceppi batterici che sono stati selezionati in base alla loro resistenza ai succhi gastrici e biliari, consentendo l’assunzione di dosaggi più ridotti con consistenti vantaggi economici per l’utilizzatore. Queste particolarità rendono Ecologic molto competitivo con altri prodotti sul mercato che hanno costi maggiori e minore stabilità.

SICUREZZA D’IMPIEGO

L’impiego  da lungo tempo, di specie batteriche per uso alimentare, nella preparazione di yogurt e latticini, è ormai generalmente riconosciuto come sicuro, tanto che gli studi sono ora rivolti a valutarne i molteplici effetti benefici sulla salute.[xvii] E’ vero però che l’attenzione per la sicurezza, deve essere costantemente rivolta ai ceppi di nuova generazione derivanti da modificazioni genetiche. Un recente studio finalizzato a valutare la sicurezza di impiego di alcuni nuovi ceppi di lattobacilli, potenzialmente utilizzabili come probiotici, ne ha evidenziato la non patogenicità e la sicurezza per uso umano.[xviii] In questo contesto Ecologic contiene batteri a lungo sperimentati e può essere impiegato in grande sicurezza.

SCHEDA TECNICA

 

SPECIFICHE:

 

Aspetto

Polvere scorrevole

Colore

Beige chiaro

Ceppi batterici:

 

Bifidobacterium animalis

 

Lactobacillus acidophilus

 

Lactococcus lactis

 

Enterococcus faecium

 

Lactobacillus casei

 

Lactobacillus salivarius

 

Conto totale delle cellule dei batteri di acido lattico dopo un anno

1x 109 cfu/g

Solubilita`

Si dissolve in acqua

Umidita`

<5%

Proteine

ca. 3%

Grassi

ca. 1%

Carboidrati

ca. 90%

Fibre

ca. 2%

Ceneri

ca. 1%

Analisi Microbiologica:

 

Lieviti e muffe

< 500/g

E.Coli

Assente in 0.1g

Salmonella

Assente in 25g

 

COMPOSIZIONE: Amido di mais, maltodestrine, fructo-oligosaccaridi (FOS), colture batteriche, enzimi (amilasi).

 

 

Le informazioni contenute nella seguente nota informativa sono allo stato attuale delle nostre conoscenze accurate e corrette. Esse vengono tuttavia offerte senza alcuna garanzia riguardo a possibili errori. In particolare non si assumono responsabilità per ciò che attiene alla loro applicazione

 

 

BIBLIOGRAFIA



[i] Berg RD ( 1999)

Bacterial translocation from the gastrointestinal tract.

Adv Exp Med Biol 473 11-30

[ii]de Roos NM et al. (2000)

Effects of probiotic bacteria on diarrhea, lipid metabolism, and carcinogenesis: a review of papers published between 1988 and 1998.

Am J Clin Nutr 71(2):405-11

[iii] LaMont JT (2000)

The reanaissance of probiotics and prebiotics

Gastroenterology 19 291

[iv] Jin LZ et al ( 2000)

Digestive and bacterial enzyme activities in broilers fed diets supplemented with Lactobacillus cultures

Poult Sci 79 886-891

Amer J Clin Nutr 39 756-761

[v] Szilagyi A (1999)

Prebiotics or probiotics for lactose intolerance: a question of adaptation.

Am J Clin Nutr  70 105-6

 

[vi] Erickson KE et al (2000)

Probiotic immunomodulation in health and disease

Am Soc Nutr Sc 403S-409S

[vii] Gill HS (1998)

Stimulation of the immune system by lactic cultures

Int Dairy Journal 8 535-644

[viii] Malin M  et al (1997)

Dietary therapy with Lactobacillus GG, bovine colostrum or bovine immune colostrum in patients with juvenile chronic arthritis: evaluation of effect on gut defense mechanism

Inflammopharmacology 5 219-236

[ix] Malin M et al (1996)

Increased bacterial urease activity in faeces in juvenile chronic arthritis: evidence of altered intestinal microflora?

Br J Rheumatol 35 689-694

[x] Jackons TG et al (1999)

The effects of the daily intake of inulin on fasting lipid, insulin and glucose concentrations in middle-aged men and women

Br J Nutr 89 23-30

[xi] JackM et al (1990)

Evidence for the involvement of thiocyanate in the inhibition of Candida albicans by Lactobacillus acidophilus

Microbios. 62 37-46

[xii] Gionchetti P et al (2000)

Probiotics in infective diarrhoea and inflammatory bowel diseases

J Gastroenterol Hepatol 15 489-493

[xiii] Davidson GP et al (2000)

Probiotics in pedriatic gastrointestinal disorders

Curr Opin Pediatr 12 477-481

[xiv] Majaamaa H et al  (1997)

Probiotics: a novel approach in the management of food allergy

J Allergy Clin Immunol 175-185

[xv] Michaelsson Get al. (1997)

The skin and the gut in psoriasis: the number of mast cells and CD3+ lymphocytes is increased in non-involved skin and correlated to the number of intraepithelial lymphocytes and mast cells in the duodenum.

Acta Derm Venereol 77(5)343-6

[xvi] Hirayama Ket al. (2000)

The role of probiotic bacteria in cancer prevention

Microbes Infect 2  681-686

[xvii] Adams MR (1999)
Safety of industrial lactic acid bacteria.
J Biotechnol 68(2-3)171-8

[xviii] Zhou JS et al (2000)

Acute oral toxicity and bacterial translocation studies on potentially probiotic strains of lactic acid bacteria.
Food Chem Toxicol 2000 Feb-Mar;38(2-3):153-61

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