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CORALLO FOSSILE (ECO-SAFE)

  

Generalità

 

 

 

 

 

 

 

  

 


I coralli sono dei Celenterati di forma polipoide appartenenti alla classe degli Antozoi.

Per Celenterati si intende un gruppo di animali invertebrati acquatici, caratterizzati da una struttura corporea molto semplice, che comprende oltre ai coralli, le meduse e gli anemoni di mare.

Il Phylum comprende quattro classi: antozoi, scifozoi, idrozoi e cubozoi. Esistono forme coralline in entrambe le sottoclassi che costituiscono gli Antozoi: quella degli ottocoralli e quella degli esacoralli.

 

Principi attivi

Numerosi minerali (almeno 75 dei quali alcuni presenti in quantità considerevoli altri in  tracce), in particolare il Calcio (391.000 ppm), Magnesio (4.190 ppm), Zolfo (1780 ppm), Ferro (510 ppm)

 

Meccanismo d’azione

Dipendente dalla concentrazione e dal tipo di minerali contenuti nei coralli.

Proprietà terapeutiche

Sono numerose e dipendono dalla composizione. La maggior parte delle proprietà sono da attribuire al calcio che è il minerale presente in misura predominante.

Indicazioni

· Prevenzione di tumori

· Detossificazione

· Azione Radioprotettiva

· Prevenzione dell’osteoporosi

· Obesità

· Sindrome premestruale

Forme di impiego

In capsule e in polvere.

Dosaggi d’impiego consigliati

I produttori consigliano 300 mg al giorno suddivisi in 2-3 somministrazioni assunte con l’acqua. La somministrazione può avvenire sia a stomaco pieno sia a stomaco vuoto.

Tossicità ed effetti collaterali

Nessuna controindicazione o effetto tossico segnalato.

 

 GENERALITÀ

 I Coralli. Con il termine coralli si indicano dei Celenterati di forma polipoide appartenenti alla classe degli Antozoi. Per Celenterati si intende un gruppo di animali invertebrati acquatici caratterizzati da una struttura corporea molto semplice, comprendente i coralli, le meduse e gli anemoni di mare.  

Il Phylum comprende quattro classi: Antozoi, Scifozoi, Idrozoi e Cubozoi. Esistono forme coralline in entrambe le sottoclassi che costituiscono gli Antozoi: quella degli ottocoralli e quella degli esacoralli. Alla prima sottoclasse appartiene uno dei coralli più noti e preziosi: il corallo nobile o corallo rosso. La sostanza calcarea chiamata corallo viene secreta dalle cellule del tessuto epidermico dell’animale e depositata nello strato della parete corporea noto come mesoglea che separa l’epiderma dal gastroderma. La maggior parte dei coralli vive in colonie distribuite a profondità comprese tra i 50 e i 200 m e rappresentano i principali costruttori delle barriere coralline.

  

La peculiarità dei coralli è determinata dalla variegata tipologia di minerali (75) dei quali sono composti. I minerali sono riconosciuti elementi fondamentali per la salute umana, e numerose sono le patologie causate da una deficienza di uno o più minerali. [i],[ii] Alcuni di questi, sono denominati macrominerali, perché necessari all’organismo in quantità superiori al 100 mg/die per il mantenimento del buono stato di salute, mentre i micro-minerali o minerali in traccia sono necessari a concentrazioni inferiori. A tale proposito è importante sottolineare come nel corso della vita dell’individuo, si assiste ad una variazione del fabbisogno  dei  vari nutrienti, ed al contrario di quanto si possa pensare, nella vecchiaia la necessità di determinati è maggiore rispetto ai soggetti più giovani, anche allo scopo di prevenire importanti patologie.[iii] I claims terapeutici dei coralli fossili comprendono l’attività antimicrobica, detossificante, antitumorale, radioprotettiva e le proprietà nutrizionali in generale.[iv]

 

 I MINERALI PRESENTI NEI CORALLI FOSSILI

 Spesso i minerali vengono assorbiti con difficoltà dall’organismo,  ma i minerali presenti nei coralli fossili, sono ritenuti maggiormente biodisponibili, per le seguenti caratteristiche:

  • Gli elementi presenti nei coralli sono di origine minerale, e non sono stati preventivamente digeriti o elaborati da  organismi animali.

  • La peculiare composizione quali-quantitativa dei coralli fossili,  apporta i minerali in concentrazioni “naturalmente” bilanciate,  per  consentire la migliore interazione e sinergia. Nell’organismo umano il rapporto tra le concentrazioni di calcio e magnesio di 48:1 rispettivamente. Nel corallo fossile è  43:1.

  • I minerali presenti nei coralli sono facilmente ionizzati in ambiente acquoso

  • L’elevata biocompatibilità è garantita anche dal fatto che molti sostituti dell’osso  utilizzati nella moderna pratica chirurgica in ambito ortopedico sono di origine corallina, e che l’osso non lo riconosce come corpo estraneo.[v],[vi]

 

Inoltre la supplementazione orale di una miscela di minerali e le rispettive forme salificate, come quella presente nel corallo fossile consente di tenere controllato il pH plasmatico nei limiti fisiologici. Nella società moderna si assume una dieta molto sbilanciata, ricca di cibi che generano acidità, quali ad es. cereali, cibi ricchi di proteine, e zuccheri raffinati. Questa dieta sbilanciata provoca una condizione acida in risposta alla quale si osserva una sottrazione di calcio e altri minerali alcalinizzanti dai sangue e dai tessuti. Infatti è noto che numerose patologie sono associate ad una condizione di acidosi del sangue, sia essa di origine metabolica, che respiratoria.

 PRINCIPALI COSTITUENTI

 Di seguito si riporta l’elenco dei principali costituenti e benefici effetti per la salute.

Calcio: è il minerale più abbondante nell’organismo ed è anche quello presente in maggiori quantità nei coralli fossili. Ossa e denti sono costituiti per il 99% di questo minerale.  Interviene in numerose attività: coagulazione del sangue, nelle funzioni di cuore, muscoli, nervi e nella permeabilità delle membrane. Gli ioni Ca2+ sono coinvolti nella regolazione e attivazione di molti sistemi enzimatici fra i quali i più importanti sono insulina, ormone tiroideo e calcitonina. Esso aiuta a controllare l’equilibrio acido-base del sangue. Quando nell’organismo si presenta una condizione di ipocalcemia, possono sopraggiungere molte condizioni patologiche, una delle più comuni è l’osteoporosi. (RDA = 1000 mg).  Ala luce di queste  informazioni, verranno di seguito discusse, le patologie e disfunzioni che possono beneficiano di una supplementazione con calcio. Il calcio sotto forma di carbonato di calcio (CaCO3) rappresenta circa l’85% della composizione chimica del corallo con piccole percentuali di CaSO4 (1.4%).

Carbonio: è il secondo elemento più abbondante nei coralli fossili.

Magnesio: è il terzo elemento più abbondante nei coralli fossili. Il magnesio è estremamente importante per il metabolismo di altri micronutrienti quali Ca, K, P, Zn, Cu, Fe, Na, Pb, Cd, di neuro-mediatori come l’acetilcolina, attivazione della tiamina,  e di fattori come l’ossido nitrico (NO). L’elenco delle patologie associate ad una deficienza di Mg é molto vario e se ne citano solo alcune: ipertensione e patologie cardiovascolari; patologie associate ad un danno da perossinitrito (emicrania, sclerosi multipla, glaucoma, etc.); infezioni recidive dovute ad un basso livello di NO nelle cavità ( sinusiti, vaginiti, laringiti, etc.); infezioni micotiche  dovute a sistema immunitario depresso  e alla disattivazione della tiamina (acidità gastrica, disordini del comportamento); sindromi premestruali; deficienza di calcio, e tante altre.[vii] È uno degli elementi essenziali per l’organismo, è presente ad alte concentrazioni nelle ossa e nei denti. È  il componente di numerosi sistemi metallo-enzima, gioca un ruolo fondamentale nel mantenere il potenziale d’azione delle membrane nervose e muscolari. (RDA = 300 mg).

Zolfo: è presente in tutte le cellule dell’organismo ed è fondamentale per la vita. È il componente essenziale di tre importanti amminoacidi: cistina, cisteina e metionina. È  anche un componente dell’insulina ed è coinvolto nella sintesi di cheratina e capelli. Nel metabolismo dei carboidrati è un componente del coenzima A, mentre nel metabolismo dei grassi è un componente di biotina e tiamina. Una delle funzioni più importante dello zolfo è nella detossificazione da veleni e nella protezione da radiazioni.

 Silicio: è un importante costituente di collagene, ossa ed interviene nella prevenzione di artriti ed osteoporosi.

Ferro: è l’elemento più abbondante nella crosta terrestre. È  distribuito essenzialmente in due regioni dell’organismo: la prima comprende il cosidetto “ferro essenziale” e coinvolge emoglobina, mioglobina, eme, enzimi, cofattori enzimatici e trasportatori. La seconda comprende il cosidetto “ferro non essenziale” in fegato, milza, midollo osseo. (RDA = 15 mg).

Stronzio:  contribuisce allo sviluppo di ossa e denti. (RDA = 1 mg).

Cloro: è un importante elettrolita e assieme al bicarbonato è uno dei principali anioni presenti nei fluidi extracellulari. Con gli ioni Na+, K+, HCO3- e H2CO3 partecipa al mantenimento all’equilibrio osmotico e acido-base della cellula. (RDA = 1400 mg).

 Alluminio: ampiamente distribuito per la sua presenza in utensili da cucina, cosmetici e additivi alimentari, sembra presentare una certa neurotossicità. 

Sodio: assieme al K è uno dei principali elettroliti nei fluidi biologici. Contribuisce al bilancio elettrolitico e interviene nella composione del liquido extracellulare. (RDA = 500 mg).

MINERALI PRESENTI IN TRACCE E LORO FUNZIONI NELL’ORGANISMO

Antimonio: non è un minerale essenziale e un’esposizione a quantità elevate può indurre effetti tossici. Nelle prove eseguite su cavie sembra stimolare la crescita.

Arsenico. E’ un minerale essenziale normalmente presente nell’organismo in piccolissime quantità. Può risultare tossico in dosi superiori alle fisiologiche, in quanto si accumula negli organi vitali. Nel corallo fossile è presente in concentrazioni inferiori a 0.03 ppm.

Bario: Non essenziale, comunque, nei mammiferi, sembra contribuire alla crescita.

Berillio: Non essenziale, antagonista del fosforo. L’esposizione cronica può indurre cancerogenesi.

Bismuto: Non essenziale

Boro: è un minerale essenziale, coinvolto in numerose attività di enzimi metabolici, come anche del metabolismo di ormoni steroidei e di altri micronutrienti quali calcio, magnesio e vitamina D.. Sembra essere coinvolto nello sviluppo delle ossa. Boron may be an essential nutrient for animals and humans. La supplementazione di boro in modelli animali ha determinato un rafforzamento della struttura ossea. Può inoltre avere un ruolo nel migliorare artriti, il profilo lipidico plasmatici e le funzioni cerebrali. [viii]

Cadmio: da sempre considerato tossico anche per inalazione (fumo di sigaretta) soprattutto per i reni, contribuisce all’aumento della pressione sanguigna. La pectina ne diminuisce l’assorbimento attraverso i cibi, mentre Zn, Se, Fe e vitamina C ne aumentano l’eliminazione. Nel corallo fossile è presente in traccia a concentrazioni max di 0.03ppm.

Cobalto: l’unica funzione è nota è quella di entrare nella composizione della cianocobalamina (vit B12).

Cromo: è un minerale essenziale, importante per il metabolismo dei carboidrati. Gioca un ruolo importante nella composizione del Fattore di tolleranza del Glucosio (GTF). Il GTF è un complesso di cromo trivalente, niacina e glutatione. E’ un componente della vitamina B12 e dell’insulina. (RDA = 50-200 mg).

Rame: è un minerale essenziale, costituente di sistemi metallo-enzima (citocromo ossidasi, SOD, catalasi, Mao, ecc). Catalizza il processo di ossidazione della vit C ed è fondamentale nella sintesi dell’emoglobina. (RDA = 2-3 mg).

Fluoro: è un minerale essenziale importante per la salute di denti e ossa. (RDA = 1 mg).

Germanio: non è considerato un minerale essenziale. Contribuisce all’ossigenazione dei tessuti in stati degenerativi cronici.

Iodio: è un minerale essenziale. Interviene nella sintesi degli ormoni tiroidei. (RDA = 1 mg).

Piombo: è un minerale essenziale in quantità ridotte ma se ingerito in elevate quantità è neurotossico. Nel corallo fossile in oggetto è presente in concentrazioni inferiori a 0.5 ppm

Litio: Modulatore nella conversione degli acidi grassi in prostaglandine. Interviene nella sintesi dei globuli bianchi del sangue e gioca un ruolo importante nel mantenere l’attività delle membrane cellulari. (RDA = 2-3 mg).

Manganese: Presente in fegato, ossa e reni. Indispensabile per la formazione delle ossa, per la produzione di energia nei mitocondri, nel metabolismo proteico, nel metabolismo dei grassi, nella produzione del colesterolo. Cofattore della SOD. Importante per le funzioni dell’RNA. (RDA = 2-5 mg).

Mercurio: Presente in minima quantità (< 0.005 ppm), è estremamente tossico per il SNC. Il mercurio è antagonizzato dal selenio.

Molibdeno: è un minerale essenziale. Componente chiave di tre sistemi metallo-enzima: xantina ossidasi, aldeide ossidasi e  sulfossi ossidasi. Carenze di questo metallo sono associate a cancro all’esofago, impotenza, artrosi e caduta dei denti. (RDA = 75-120 mg).

Nickel: è un minerale essenziale. Importante per mantenere l’integrità delle membrane cellulari. È implicato nella replicazione delle proteine, presente in RNA e DNA.

Osmio: Può essere tossico ad elevate concentrazioni.

Palladio: Può essere tossico ad elevate concentrazioni.

Fosforo: Correlato al calcio nel turnover nelle ossa. Presente in ossa e denti. Maggiore costituente delle membrane cellulari, importante per l’omeostasi cellulare. (RDA = 850 mg).

Potassio: Fondamentale nel controllare il bilanciamento della pompa Na/K. Il suo metabolismo è correlato a quello del calcio. Cofattore di molte reazioni nell’organismo (ATP, DNA, RNA), per l’80% si trova nelle ossa e nei denti. (RDA = 2000 mg).

Rodio: non è essenziale. Il cloruro ha riportato attività antivirale.

Rubidio: non è essenziale. Impedisce il trasporto difettoso dei minerali attraverso le membrane cellulari.

Selenio: è essenziale. Costituente dell’enzima antiossidante glutatione perossidasi. Ha un’azione protettiva sul sistema immunitario e presenta attività antitumorale. Riduce i livelli di glucosio nel plasma e ha effetto ipoglicemico sui reni. (RDA = 50-200 mg).

Argento: non essenziale. Interagisce metabolicamente con Se e Cu.

Stagno: essenziale. Forma complessi di coordinazione. (RDA = 2-20 mg).

Tungsteno: Attività poco nota.

Vanadio: essenziale. Utile per la crescita e nel metabolismo dei grassi. Usato nel diabete.
Zinco: Costituente dei sistemi metallo-enzima e dell’insulina. Ruolo importante nella sintesi di DNA ed RNA. Importante per la produzione di ossa e denti forti. (RDA = 15 mg).

Minerale

Concentrazione minerale nell’organismo

(ppm)

Concentrazione del minerale in

 ECO PURE CORAL® (ppm)

        RDA

(mg)

Alluminio

0.9

48.7

50-150

Antimonio

 

1.89

< 100

Argento

1

0.022

 

Arsenico

20

< 0.03

Non definita

Bario

22

12.9

Non definita

Berillio

 

< 0.01

 

Bismuto

Non presente

0.078

 

Boro

 

0.065

Non definita

Bromo

 

5.71

 

Cadmio

 

0.081

Non definita

Calcio

14.000

384.000

800-1200

Carbonio

 

114.000

 

Cloro

1.200

204

1400

Cobalto

 

0.101

0.043 mg

Cromo

 

4.09

50-200 mg

Ferro

60

117

15

Fluoro

 

0.57

1

Fosforo

12.000

0.66

850

Germanio

 

0.046

Non definita

Iodio

 

10.4

150 mg

Litio

 

0.416

2-3

Magnesio

270

12.800

250-350

Manganese

10-20

9.88

2.5-5

Mercurio

 

< 0.005

 

Molibdeno

9

< 0.01

75-120 mg

Nickel

 

0.025

 

Potassio

2.000

21.7

2.000

Rame

50-120 mg

5.26

2-3

Selenio

 

0.031

50-200 mg

Silicio

260

394

Non definita

Sodio

1.400

221

500

Stagno

 

0.047

2-20

Stronzio

4.6

127

1

Tallio

 

3.06

 

Vanadio

 

7.15

Non definita

Zinco

 

1.64

15

Zolfo

2.000

688

Non definita

 APPLICAZIONI TERAPEUTICHE

Le principali applicazioni terapeutiche fanno riferimento ai composti presenti in quantità predominante, cioè calcio e magnesio, tuttavia i numerosi oligoelementi presenti concorrono ad integrare il patrimonio minerale dell’organismo e al benessere dell’organismo,  e ad evitare quindi stati carenziali dei singoli elementi e la prevenzione dei relativi stati patologici ad essi associati.

 Le sue principali applicazioni terapeutiche sono:

 

1)     Prevenzione di tumori. Una dieta ricca di fibre, un limitato apporto calorico, supplementazione con antiossidanti e calcio sono ritenuti fattori preventivi soprattutto nelle neoplasie colon-rettali.[ix] Un recente studio clinico ha evidenziato condotte su donne, ha evidenziato che i soggetti che assumevano in media 914 mg/die di calcio presentavano un rischio inferiore di sviluppare cancro colon-rettale, rispetto ai soggetti che ne assumevano in media 486mg /die.[x] Inoltre il calcio è annoverato fra l’elenco dei micronutrienti importanti nella prevenzione anche di patologie neoplastiche di prostata e seno. [xi]

2)     Detossificazione. Il calcio è in grado antagonizza gli effetti tossici di cadmio, alluminio piombo, e arsenico.[xii]

3)     Osteoporosi. Il limitato apporto di calcio e vitamina D sono ormai generalmente riconosciuti come fattori determinati per l’insorgere dell’osteoporosi, patologia dolorosa, ed invalidante molto frequente nella vecchiaia.[xiii] La supplementazione con calcio e vitamina D rappresenta un’importante strategia preventiva.[xiv]

4)     Ipertensione. I risultati sperimentali derivanti da studi clinici che hanno indagato gli effetti della supplementazione di calcio per il controllo della pressione sistolica sono tuttora oggetto di indagine, e talvolta contraddittori.  Alcuni  supportano l’importanza di una dieta ben integrata di calcio allo scopo di prevenire l’ipertensione sanguigna,[xv],[xvi] anche in gravidanza[xvii]. Altri non hanno evidenziato nessun effetto rilevante[xviii].

5)     Patologie cardiovascolari. Si ritiene che l’assunzione di calcio sia associabile ad una riduzione del rischio di patologie ischemiche miocardiche, ma un recente studio non ha evidenziato questa relazione.[xix]

6)     Obesità. Un numero limitato di dati sperimentali ed epidemiologici  supportano la possibilità che la supplementazione di calcio posso svolgere un ruolo importante nella regolazione del peso corporeo. A questo proposito si ritiene che il calcio intracellulare abbia un ruolo nella lipogenesi e lipolisi attraverso la modulazione dell’assorbimento dei grassi. [xx],[xxi]

7)     Sindrome premestruale. Buone evidenze scientifiche supportano che il carbonato di calcio (1200 mg/die) e il magnesio migliorano significativamente la complessa sintomatologia che precede le mestruazioni, definita come sindrome premestruale.[xxii],[xxiii]

 DOSAGGI

Non sono riportati studi clinici che impieghino il prodotto specifico in oggetto. I produttori consigliano un dosaggio di 300 mg suddiviso in due/tre somministrazioni giornaliere. Sulla base dei dati riportati in letteratura, ad esempio sul carbonato di calcio che è il componente principale, si possono ipotizzare anche dosaggi superiori.

EFFETTI COLLATERALI E CONTROINDICAZIONI

Non sono stati condotti studi clinici atti ad investigare la tossicità del corallo. Ad oggi non sono mai stati riportate controindicazioni o effetti tossici dovuti all’utilizzo dei coralli. Si fa riferimento alle possibili controindicazioni relative alla eccessiva integrazione di minerali, in particolare calcio.

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI


[i] Campbell JD. Lifestyle, minerals and health. Med Hypotheses 2001 Nov;57(5):521-31

[ii] Bruce W. Halstead, M. D., Fossil Stony Coral Minerals and Their Nutritional Application. A World Life Research Institute Publication 1999.

[iii] Van Grevenhof J, Funderburg K. Prevention of nutritional deficiencies in the elderly. J Okla State Med Assoc 2003 Mar;96(3):150-3

[iv] One on one. Is there any truth to the claims that coral calcium provides extensive health benefits?
Mayo Clin Womens Healthsource. 2003 Apr;7(4):8.

[v] Delloye C, Cnockaert N, Cornu O. Bone substitutes in 2003: an overview. Acta Orthop Belg 2003;69(1):1-8

[vi] Demers C, Hamdy CR, Corsi K, Chellat F, Tabrizian M, Yahia L. Natural coral exoskeleton as a bone graft substitute: a review. Biomed Mater Eng 2002;12(1):15-35

[vii] Johnson S. The multifaceted and widespread pathology of magnesium deficiency. Med Hypotheses 2001 Feb;56(2):163-70

[viii] Devirian TA, Volpe SL. The physiological effects of dietary boron. Crit Rev Food Sci Nutr 2003;43(2):219-31

[ix] Gatof D, Ahnen D. Primary prevention of colorectal cancer: diet and drugs. Gastroenterol Clin North Am 2002 Jun;31(2):587-623

[x] Terry P, Baron JA, Bergkvist L, Holmberg L, Wolk A. Dietary calcium and vitamin D intake and risk of colorectal cancer: a prospective cohort study in women. Nutr Cancer 2002;43(1):39-46

[xi] Greenwald P, Milner JA, Anderson DE, McDonald SS. Micronutrients in cancer chemoprevention. Cancer Metastasis Rev 2002;21(3-4):217-30

[xii] Furst A. Can nutrition affect chemical toxicity?  Int J Toxicol 2002 Sep-Oct;21(5):419-24

[xiii] Love C. Dietary needs for bone health and the prevention of osteoporosis. Br.J Nurs 2003 Jan 9-22;12(1):12-21

[xiv] Srivastava M, Deal C. Osteoporosis in elderly: prevention and treatment. Clin Geriatr Med 2002 Aug;18(3):529-55

[xv] Hajjar IM, Grim CE, Kotchen TA. Dietary calcium lowers the age-related rise in blood pressure in the United States: the NHANES III survey. J Clin Hypertens (Greenwich) 2003 Mar-Apr;5(2):122-6

[xvi] Kwok TC, Chan TY, Woo J. Relationship of urinary sodium/potassium excretion and calcium intake to blood pressure and prevalence of hypertension among older Chinese vegetarians. Eur J Clin Nutr 2003 Feb;57(2):299-30

[xvii] Atallah AN, Hofmeyr GJ, Duley L. Calcium supplementation during pregnancy for preventing hypertensive disorders and related problems. Cochrane Database Syst Rev 2002;(1):CD001059

[xviii] Saleh F, Jorde R, Sundsfjord J. Effect of calcium supplementation on blood pressure in patients with secondary hyperparathyroidism. J Endocrinol Invest 2003 Jan;26(1):35-41

[xix] Al-Delaimy WK, Rimm E, Willett WC, Stampfer MJ, Hu FB. A prospective study of calcium intake from diet and supplements and risk of ischemic heart disease among men. Am J Clin Nutr 2003 Apr;77(4):814-8

[xx] Parikh SJ, Yanovski JA. Calcium intake and adiposity. Am J Clin Nutr 2003 Feb;77(2):281-7

[xxi] Teegarden D. Calcium intake and reduction in weight or fat mass. Nutr 2003 Jan;133(1):249S-251S

[xxii] Douglas S. Premenstrual syndrome. Evidence-based treatment in family practice. Can Fam Physician 2002 Nov;48:1789-97

[xxiii] Thys-Jacobs S. Micronutrients and the premenstrual syndrome: the case for calcium. J Am Coll Nutr 2000 Apr;19(2):220-7


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