Estratto
secco 30% AKBA (Acetyl keto Boswellic acid) di Boswellia Serrata
|
R1 |
R2 |
R3 |
Acido
ß-boswellico |
CH3 |
OH |
- |
Acido
3-O-acetil-ß-boswellico |
CH3 |
CH3COO |
- |
Acido
11-cheto-ß-boswellico |
CH3 |
OH |
O |
Acido
3-O-acetil-11-cheto-ß-boswellico |
CH3 |
CH3COO |
O |
Generalità
|
Pianta di modeste
dimensioni originaria delle zone collinari dellIndia. Lincisione del tronco
provoca la fuoriuscita di una gomma resinosa, di cui sono da tempo note le proprietà
medicamentose |
Categoria |
Antiinfiammatorio |
Meccanismo
dazione |
Inibizione della
sintesi dei leucotrieni per azione specifica sulla 5-lipossigenasi |
Proprietà
nutriceutiche e terapeutiche |
Attività antiinfiammatoria
Trattamento coadiuvante terapia della colite ulcerosa
Attività
antitumorale
Trattamento coadiuvante patologie respiratorie |
Forme
di impiego |
Capsule,
compresse, pomate |
Dosaggi
dimpiego consigliati |
65-100 mg/die di
estratto secco titolato al 30% in AKBA |
Reazioni
indesiderate o tossiche |
Rarissimi
casi di effetti collaterali quali diarrea, nausea e eritemi cutanei.
Non
sono note interazioni con farmaci. |
Precauzioni
dimpiego
|
Si
raccomanda limpiego sotto controllo medico per il trattamento delle infiammazioni
articolari. |
INTRODUZIONE
Le
malattie reumatiche sono tra le più frequenti cause di invalidità momentanea e
progressiva dellera moderna, tra esse si distinguono due grandi categorie: quelle
dovute ad affezioni infiammatorie articolari e quelle dovute a processi degenerativi delle
stesse affezioni.
Tra
le affezioni infiammatorie si ricorda il reumatismo articolare acuto (febbri reumatiche),
lartrite reumatoide, la spondilite anchilosante, il lupus eritematosus sistemico, la
sclerodermia (fibrosi cutanea estesa agli organi interni), lartrite psoriasica
(artrite reumatoide associata a psoriasi).
Tra
le malattie degenerative articolari, la coxartrosi (artrosi deformante dellanca), la
gonartrosi (localizzazione del processo artrosico al ginocchio), la spondilartrosi
(artrosi cronica primaria della colonna vertebrale con usura delle strutture cartilaginee
e fibrocartilaginee vertebrali).
I
trattamenti naturali tradizionalmente utilizzati si suddividono in due grandi categorie:
· ad
attività antiinfiammatoria
· ad
attività analgesica
Spesso non è
possibile differenziare completamente le due attività in quanto le due componenti
riconoscono un substrato biochimico parzialmente comune, quindi ogni intervento
terapeutico prevede limpiego di sostanze che esplicano entrambe le azioni.[i]
La
pianta.
La Boswellia Serrata Roxb., conosciuta anche come Frankincense o
pianta dellincenso, è un albero di circa 4 metri daltezza appartenente
alla famiglia delle Burseraceae,
ed è originaria delle foreste di alcune zone dellIndia, del Nord Africa e dellOriente.
La componente maggiormente sfruttata a scopo terapeutico è rappresentata da unoleoresina
gommosa di colore giallo-bruno, denominata anche gommoresina o guggal, che si
ottiene per incisione della corteccia o per estrazione dalle foglie.
Proprietà.
La gommoresina di Boswellia Serrata, ed i suoi estratti alcolici, vengono
utilizzati come efficaci rimedi antireumatici e antinfiammatori, per il trattamento di
numerosi disturbi quali l'artrite reumatica, losteoartrite e la spondilite
cervicale, e patologie a carattere cronico come colite ulcerosa, affezioni del tratto
urogenitale, della gotta, disturbi respiratori come lasma bronchiale e lenfisema
polmonare.
Componenti
attivi.
La Boswellia contiene numerose sostanze di natura terpenoide, polisaccaridi, acidi
uronici, ß-sitosterolo e flobafeni, che vengono utilizzati per il trattamento di
diverse patologie.[ii]
La porzione terpenoide è costituita da acidi pentaciclici triterpenici, denominati acidi
boswellici, che sono considerati i principali costituenti attivi della pianta.[iii],[iv]
Gli acidi vengono classificati in acidi a-, ß- e ?-boswellico, di cui la forma
ß è quella predominante.[v]
Gli
estratti disponibili in commercio sono standardizzati in acidi boswellici con percentuali
comprese tra il 37 ed il 65%. Il contenuto nellestratto secco titolato in acido
acetil-11-cheto-ß-boswellico (AKBA), costituente più attivo, è del 30%.
MECCANISMO
DAZIONE
Gli acidi boswellici, componenti attivi della Boswellia
serrata, esplicano una forte azione antiinfiammatoria ed agiscono in maniera simile ad
un farmaco antinfiammatorio non steroideo. Studi in vivo su ratti hanno dimostrato
la capacità di ridurre edemi provocati dall'inoculazione localizzata di carragenina.[vi],[vii]
Esperimenti in vitro hanno evidenziato che gli estratti di
Boswellia inibiscono in maniera dose-dipendente la sintesi dei prodotti dellenzima
5-lipossigenasi, quali lacido 5-idrossieicosatetrenoico (5-HETE) e il leucotriene B4
(LTB4), responsabili della broncocostrizione, stimolazione della chemotassi ed incremento
della permeabilità vascolare con conseguente formazione di edemi.[viii]
In
particolare lAKBA, è un potente inibitore della sintesi dei leucotrieni, agendo
sulla 5-lipossigenasi con meccanismo un diretto, non ossido-riduttivo e non competitivo:
è infatti
lunico composto
ad oggi noto che agisca come regolatore allosterico dellenzima.[ix],[x]
Gli
estratti di Boswellia sono quindi ritenuti inibitori specifici della
5-lipossigenasi.[xi],[xii]
E stato
inoltre osservato che gli acidi boswellici svolgono unazione inibitoria nei
confronti dellelastasi leucocitaria umana (HLE), enzima in grado di stimolare la
produzione di muco a livello dellapparato respiratorio. Tale enzima sembra giocare
un ruolo importante in patologie quali la fibrosi cistica polmonare, bronchite cronica e
la cosiddetta acute respiratory
distress sindrome.[xiii],[xiv]
PROPRIETA
TERAPEUTICHE
Attività
antiinfiammatoria
I processi
infiammatori sono caratterizzati da sintomi molteplici, quali perdita della funzionalità
dei tessuti coinvolti, formazione di edemi, gonfiore e dolore, e sono da attribuire alla
presenza dei leucotrieni. I leucotrieni appartengono ad un gruppo di mediatori dellinfiammazione
con attività chemotattica, richiamano le cellule immunitarie ed amplificano gli effetti
negativi di questo processo; essi producono inoltre la
contrazione della muscolatura liscia e aumentano la permeabilità vascolare.[xv] Queste molecole si formano nella via metabolica dellacido
arachidonico per lintervento di un particolare enzima endogeno, la 5-lipossigenasi.
Lattività
antiinfiammatoria della Boswellia serrata, e in particolare degli acidi boswellici,
si esplica fondamentalmente
attraverso linibizione selettiva, non competitiva e reversibile, della
5-lipossigenasi, bloccando così la sintesi dei leucotrieni.6,11
E stata
inoltre evidenziata la capacità degli acidi boswellici di bloccare la migrazione delle
cellule immunitarie (leucociti polimorfonucleati), grazie allinibizione del rilascio
o della produzione di alcuni fattori chemotattici.14,[xvi]
Queste cellule agiscono localmente liberando elastasi, enzima proteolitico responsabile
della distruzione del collagene e quindi dei tessuti coinvolti nel processo infiammatorio.
Limpiego
di Boswellia in patologie infiammatorie non
produce gli effetti collaterali gastrolesivi tipici dei farmaci antinfiammatori non
steroidei (FANS), poiché non agisce
sulla sintesi delle prostaglandine catalizzata dallenzima ciclossigenasi. E
infatti noto che limpiego di FANS può comportare problemi nella sintesi dei
glicosaminoglicani (GAG), accelerando il processo di danneggiamento delle articolazioni
interessate da patologie artrosiche.[xvii] In alcuni esperimenti in
vivo sono stati analizzati gli effetti degli estratti di Boswellia e del
ketoprofene sul metabolismo dei GAG: rispetto al controllo, il ketoprofene assunto per via
orale ha comportato una diminuzione del contenuto tissutale totale in glicosamminoglicani,
mentre gli estratti di Boswellia hanno ridotto significativamente la degradazione
di queste importanti molecole.[xviii] La Boswellia Serrata
non induce segni di intolleranza gastrica ed inoltre conferisce unazione protettiva
nei confronti di lesioni ulcerative e di farmaci gastrolesivi.10
Trattamento
coadiuvante della colite ulcerosa
La colite ulcerosa
è una malattia cronica a carattere infiammatorio che colpisce la mucosa rettale, il colon
discendente ed in alcuni casi lintero intestino crasso, ed è contraddistinta dalla
presenza di sanguinamento nella zona rettale e diarrea. Quando è presente questa
patologia, i leucotrieni giocano un ruolo importante a livello intestinale mantenendo
attivo il processo infiammatorio.[xix] I questi ultimi anni
sono apparsi nuovi approcci terapeutici, ma il trattamento standard è ancora
rappresentato dallimpiego di sulfasalazina o di altri aminosalicilati, e di
corticosteroidi; questi farmaci agiscono come potenti antinfiammatori grazie alla loro
attività inibitoria sulla formazione dei leucotrieni.[xx] Recentemente alcuni
studi hanno analizzato lefficacia di estratti di Boswellia serrata,
somministrati in dosaggi inferiori rispetto alla sulfasalazina (350 mg e 1000 mg
rispettivamente, tre volte al giorno) e per un breve periodo di tempo.[xxi],[xxii]
Lefficacia della Boswellia è risultata paragonabile a quella del farmaco
tradizionale; infatti dai risultati ottenuti si evince che limpiego di Boswellia
ha indotto la remissione dei sintomi in circa l80% dei pazienti affetti da colite
ulcerosa, mentre il dato corrispondente per la sulfasalazina, utilizzata come controllo,
è del 75%.21,22
Attività
antitumorale
E
stato dimostrato che diversi metaboliti dellacido arachidonico, come ad esempio
5-HETE, favoriscono la crescita in vitro di alcune linee cellulari tumorali,[xxiii]
quali la leucemia mieloide cronica, il melanoma, altri tipi di leucemie,[xxiv],[xxv],[xxvi]
di meningiomi[xxvii]
e di gliomi maligni.[xxviii]Alcuni
studi in vivo hanno mostrato la capacità di vari inibitori della 5-lipossigenasi
di impedire la crescita tumorale mediante induzione dellapoptosi cellulare.23
Essendo
gli acidi boswellici degli inibitori selettivi di questo enzima, queste osservazioni
supportano il loro possibile impiego antitumorale.
Trattamento
coadiuvante nelle patologie respiratorie
Alcuni
esperimenti in vitro hanno dimostrato che gli estratti di Boswellia,
inibendo specificatamente ed in maniera dose-dipendente la sintesi di composti
proinfiammatori come 5-HETE e LTB4 e di HLE, possono essere impiegati nel trattamento di
patologie respiratorie caratterizzate da broncocostrizione, quali asma bronchiale, fibrosi
cistica, bronchite cronica ed enfisema polmonare.14,[xxix]
DOSAGGI DIMPIEGO
AKBA
è il componente più attivo presente nellestratto secco della gommoresina di Boswellia,
e il dosaggio consigliato di composto isolato da assumere giornalmente per via orale è di
10-20 mg.[xxx]
Per il trattamento di patologie infiammatorie, quali artrite reumatoide ed osteoartrite, o
broncocostrizione asmatica viene consigliato di assumere per via orale 65-100 mg/die di
estratto secco di Boswellia, titolato al 30% in AKBA, in due o tre
somministrazioni, preferibilmente lontano dai pasti.
Quello che viene
normalmente suggerito è di effettuare cicli di terapia di 8-12 settimane, intervallati da
periodi di 20-30 giorni di interruzione.
REAZIONI
INDESIDERATE O TOSSICHE
Lassunzione
per via orale dellestratto di Boswellia Serrata è considerata generalmente
sicura. Studi di tossicità effettuati su ratti e primati non hanno determinato cambiamenti significativi nei parametri biochimici,
ematologici ed istologici, a dosi giornaliere superiori a 2 g/kg somministrate per via
orale (dose corrispondente a 200 volte la dose terapeutica).[xxxi]
Sono
stati rilevati casi di intolleranza che includono diarrea, nausea e eritemi cutanei.31
Allo
stato attuale non sono riportati effetti collaterali legati allassunzione di Boswellia
Serrata e non sono note interazioni con altri farmaci.
Si
raccomanda tuttavia limpiego sotto controllo medico.
Questa
scheda informativa è stata redatta con la collaborazione scientifica di Stefano
Manfredini, Cattedra di Chimica Farmaceutica e Tossicologica, Università di Ferrara. E
vietata la riproduzione totale o parziale del testo e delle immagini senza una
dichiarazione scritta di POLICHIMICA.
Le informazioni
contenute nella seguente nota informativa, derivano dalle fonti bibliografiche citate e
sono allo stato attuale delle nostre conoscenze accurate e corrette. Esse vengono tuttavia
offerte senza alcuna garanzia riguardo a possibili errori contenuti nella letteratura. In
particolare non si assumono responsabilità per ciò che attiene alla loro non corretta
applicazione.
SCHEDA
TECNICA
ESTRATTO
SECCO BOSWELLIA 30% AKBA
IDENTIFICAZIONE: |
|
Nome
Latino |
Boswellia
serrata |
Parte
utilizzata |
Gomma |
|
|
SPECIFICHE: |
|
Aspetto |
Polvere |
Colore |
Crema |
Solubilita` |
Alcool |
Identificazione
(HPLC) |
Conforme |
Titolo
(sul secco, HPLC) |
Min.
30% di acido 3-O-acetil-11-cheto-ß-boswelico
(AKBA) |
Mesh
size |
Min.
95% attraverso 40 mesh |
Perdita
allessiccazione |
Max
5% |
Sostanze
solubili in alcool (sul secco) |
Min
60% |
Metalli pesanti |
Max.
20 ppm |
Arsenico |
Max.
2 ppm |
Conteggio
totale al piatto |
Max.
1000 cfu/g |
Lieviti
e muffe |
Max.
100 cfu/g |
E.Coli |
Negativo |
Salmonella |
Negativo |
RIFERIMENTI
BIBLIOGRAFICI
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